Fai evadere il tengu!
Chiudi l’occhio sinistro e fissa il punto grigio ad una distanza di 50/60 cm (su desktop…se stai visualizzando da dispositivo mobile la distanza si riduce drasticamente), poi avvicinati gradualmente e molto lentamente al monitor mantenendo lo sguardo sul punto grigio.
Al momento debito il tengu in gabbia scomparirà!
Mi son distratto un attimo…
Perchè succede?
Il tengu scompare quando la sua immagine cade all’interno del punto cieco della retina.
Il punto cieco si trova in posizione laterale: a destra nell’occhio destro e a sinistra nell’occhio sinistro, ed è quella piccola area della retina dalla quale emergono le fibre che poi confluiscono al nervo ottico, un’area che non contiene recettori per la luce ed è quindi cieca.
La retina viene interrotta perché i fasci nervosi passano davanti ad essa, e non dietro come si potrebbe pensare, e devono quindi attraversarla quando formano il nervo ottico.
Il cervello, un elaboratore potentissimo
La visione non viene disturbata da questi fasci nervosi, perché sono molto piccoli.
Nell’esercizio proposto, è probabile che quando il tengu sparisce voi continuiate a vedere le sbarre e lo sfondo giallo, perchè il cervello provvede ad effettuare un processo di interpolazione di superfici, raccogliendo informazioni dalle aree circostanti (quando entrambi gli occhi sono aperti la parte mancante dell’immagine viene ricostruita grazie anche alle informazioni recuperate dall’altro occhio).
L’esercizio proposto è una variante dell’originale sviluppato dal Dott. Peter Gray del Boston College e riportato nel suo libro “Psychology“.