Una Landing Page ben progettata può fare aumentare di molto il tasso di conversione delle tue operazioni di marketing e questo è il motivo per il quale le imprese più sagge hanno già cominciato ad indirizzarvi il traffico in entrata piuttosto che continuare a concentrarlo verso le homepage tradizionali.
Perchè sia efficace, una Landing Page deve avere un obiettivo specifico ed in base a questo obiettivo ed alle scelte di design e di progettazione si vanno a delineare differenti tipologie di Landing Pages, ognuna con i suoi pro ed i suoi contro, ognuna con caratteristiche sue peculiari che la rendono più adatta ad una strategia di marketing piuttosto che ad un’altra.
Vediamo insieme quali sono le 4 principali tipologie di Landing Pages.
- Landing Page Click Through
- Squeeze Page e Lead Capture Page
- Infomercial Landing Page
- Viral Landing Page
1. Landing Page Click Through
Come ogni venditore sa bene, non si possono chiedere soldi a qualcuno se non dopo avergli illustrato adeguatamente il valore dell’offerta che gli stiamo proponendo.
Il solo fine di una Landing Page Click Through è quello di fornire i dettagli essenziali di un’offerta, spiegarne i vantaggi e il contesto di utilizzo in modo tale da accompagnare il potenziale cliente verso il passo successivo, indirizzandolo sulla pagina di acquisto dove potrà completare la transazione.
L’invito all’azione sarà visualizzato solo al momento opportuno, quando l’utente sarà pronto, e l’azione in questione potrà essere incoraggiata proponendo ad esempio un primo contenuto (o periodo di prova) a titolo gratuito (gli incentivi possono essere di diverso tipo).
Si provvederà comunque a fare un’operazione di “priming” sull’utente, educandolo fin dall’atterraggio sulla pagina al valutare l’opportunità di acquistare il servizio completo (o il prodotto), con tutti i benefici che questo gli comporterà.
2. Squeeze Page e Lead Capture Page
Si tratta di Landing Pages dedicate all’acquisizione di contatti, in base alla loro struttura possono identificarsi come Squeeze Page o come Lead Capture.
2.1 Squeeze Page
Una Squeeze Page vuole raccogliere i dati personali dell’utente, generalmente il nome e l’indirizzo email.
Di fatto, l’inserimento dei dati è l’unica azione che è permessa al visitatore che arrivi su questa pagina e tipicamente questa cessione dei dati si basa sul baratto (Ask and Reward): tu mi lasci la tua email, io ti lascio un contenuto (che prende il nome di Lead Magnet e può essere uno sconto, un ebook, un whitepaper, un video, etc…) che per te ha un valore.
Attenzione però, è importante usare lo strumento in maniera etica e con correttezza, perchè laddove si cerchi di barattare il contatto con un contenuto che non rispetti le promesse fatte (e che sia quindi di scarso valore o qualità), l’utente si sentirà preso in giro e provvederà immediatamente a revocare la sua iscrizione e a salutarvi per sempre.
Non solo, comportamenti scorretti di questo genere a lungo andare rischiano di generare un sentimento collettivo di sfiducia nei confronti di questo tipo di approccio pubblicitario.
Ovviamente le email vengono raccolte da queste pagine (chiamate anche Email List Opt-In Landing Page) per alimentare mailing lists attraverso le quali i leads verranno “coltivati” a fini marketing nell’immediato futuro.
Il 79% dei marketer nel B2B concorda sul fatto che l’email marketing sia uno dei canali di marketing più efficienti in assoluto, quindi non sorprende il fatto che le Squeeze Page siano così tanto popolari.
2.2 Lead Capture Landing Page
La Lead Capture è una Squeeze Page che richiede una maggiore quantità di informazioni all’utente, ad esemio: Nome, indirizzo email, nome dell’azienda, ruolo professionale, settore di business, età, etc…
La maggiore quantità di informazioni ovviamente permette di profilare ulteriormente il visitatore, nell’ottica degli obiettivi prefissati della pagina.
Attenzione! La capacità di chiedere di più dipende dalla posizione dell’utente all’interno del Funnel (L’imbuto di acquisto, modello di marketing incentrato sul comportamento del consumatore che illustra il percorso teorico del cliente verso l’acquisto di un bene o servizio).
Se la pagina di Lead Capture viene visualizzata da chi è nella parte alta dell’imbuto (quindi da chi ancora non è particolarmente interessato a quello che proponi), meglio evitare di chiedere troppi dati, rischieresti decisamente di spaventarlo e farlo fuggire.
Se invece l’utente è arrivato sulla pagina dopo aver dimostrato un reale interesse per il tuo prodotto o servizio, allora può essere sensato il richiedergli qualche sforzo in più.
3. Infomercial Landing PageCreazione di Lead Magnet
Si tratta di Landing Pages dedicate alla vendita condite con tante, tante informazioni!
Il termine “Infomercial” è mutuato dai programmi di televendita americani (ricordi i corposi spot delle Miracle Blades?), che trovano qui la loro controparte “web”.
Il contenuto è molto lungo ed utilizza lo stesso tipo di linguaggio colorito e da imbonitore al quale ci hanno abituato gli spot di “Miracle Blade” o le televendite del mitico “Baffo” (per citare due degli esempi più famosi).
Il carico cognitivo si fa importante, man mano che l’utente avanza con la lettura viene risucchiato all’interno del vortice del messaggio di vendita, gli si palesano davanti le risposte a tutte le sue domande, ogni possibile barriera all’acquisto viene abbattuta e gli vengono esposti tutti i vantaggi (sottolineando a più riprese i benefici) di cui godrà effettuando un acquisto una volta arrivato alla fine della pagina.
Ad un certo punto l’impegno profuso nella lettura diventerà una sorta di impegno a proseguire per vedere dove si vada a parare.
Esattamente come quando si intraprende una tortuosa strada di montagna per arrivare ad un piccolo ristorante del quale ci hanno parlato bene; la strada potrà essere difficile da percorrere ma una volta superata la metà del tragitto, tornare indietro non avrebbe più molto senso.
E’ chiaro come la progettazione di una pagina di questo tipo richieda una certa dose di abilità nella scrittura e nello storytelling!
E anche se il linguaggio tanto entusiasta potebbe farci sospettare che forse le cose non siano del tutto realistiche, ormai dentro di noi è vivida la speranza che possa essere tutto quanto vero.
4. Landing Page Virale
Una Landing Page Virale si pone l’ambizioso obiettivo non solo di raccogliere contatti o generare acquisti ma anche di diventare oggetto di condivisione e passaparola sui social network (per creare brand awareness, conoscenza di marca).
Queste pagine spesso contengono browser games, video divertenti o quiz fantasiosi.
Il richiamo all’azienda promotrice può essere più o meno esplicito, il fine ultimo è quello di fare in modo che il contenuto si diffonda proprio come un virus farebbe nella vita reale (in tempi di coronavirus scrivere questo articolo è curioso), al maggior numero di persone possibile.
Perchè questo succeda due sono i requisiti fondamentali:
- Che il contenuto sia davvero coinvolgente e realizzato a regola d’arte.
- Che la sua condivisione sia incentivata con pulsanti che la rendano semplice e veloce. Questo ha un duplice vantaggio, perchè oltre a semplificare la diffusione del contenuto permette alla persona che si fa carico della condivisione di ottenere gratificazione personale, in particolare quando sia tra le prime della sua cerchia a farlo, derivante dalla approvazione ottenuta presso la community di appartenenza.
E tu, pensi che una Landing Page potrebbe esserti di aiuto per la tua attività? Probabilmente si!